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Ogni nazione del mondo ha delle riserve auree da poter utilizzare a
proprio piacimento. Che cosa ne pensano gli italiani delle proprie riserve
auree? Quale sarebbe il modo migliore per sfruttarle? Per rispondere a queste
domande andiamo a leggere i risultati di uno studio realizzato da WGC Ipsos,
studio che è stato pubblicato proprio in questi giorni dal World Gold Council.
Lo studio è stato condotto su un campione di 1009 cittadini italiani tra
i 16 e i 70 anni di età e su un campione di 300 dirigenti aziendali. Secondo lo
studio pubblicato dal World Gold Council il 92% dei dirigenti aziendali del
nostro paese e lŽ85% dei cittadini italiani credono che lŽoro possa davvero
giocare un ruolo importante per la ripresa economica dellŽItalia. Il 60% dei
dirigenti aziendali e il 59% dei cittadini italiani vorrebbero evitare ad ogni
costo lŽausterità cercando di puntare ad una politica economica che si in grado
di stimolare la crescita economica del paese.
E a quanto pare il modo migliore
secondo gli italiani di stimolare la crescita economica sarebbe proprio quella
di sfruttare le riserve auree. Il 61% dei dirigenti aziendali e il 51% dei
cittadini crede infatti che lo sfruttamento delle riserve auree potrebbe
davvero aiutare lŽeconomia del paese a girare nuovamente, unŽeconomia che nel
giro di un paio di anni potrebbe riuscire a risollevarsi e a rendere lŽItalia
di nuovo ricca. I dirigenti e i cittadini italiani però non sarebbero favorevoli
alla vendita di queste riserve auree. La vendita infatti comporta una perdita
delle riserve che non potrebbero poi essere recuperate in modo semplice, mentre
sfruttare lŽoro come una possibile garanzia potrebbe aiutare davvero lŽItalia a
soddisfare i suoi bisogni economici senza per questo perdere alcun tipo di
ricchezza.
La speranza è che il report del World Gold Council spinga lŽItalia a
mettere finalmente in gioco le sue 2000 tonnellate dŽoro per uscire finalmente
dallŽausterity. LŽItalia potrebbe ad esempio decidere di sfruttare le sue
riserve auree per un gold bakced bond, per un debito cioè con collaterale in
oro. In questo modo il paese si finanzia senza spendere neanche un soldo e
riuscirebbe ad ottenere circa 400 miliardi di euro che andrebbero a coprire
circa lŽ80% del fabbisogno italiano. Grazie a questa cifra le banche non
dovrebbero più comprare debito, potrebbero mantenere lo spread basso e
potrebbero anche concedere di nuovo credito sia alle famiglie italiane che alle
imprese con evidenti ripercussioni positive quindi per tutti.
LŽItalia ha già optato per una soluzione di questa tipologia nel 1974 ottenendo degli ottimi risultati, la speranza è che si renda conto che questa è oggi lŽunica soluzione possibile per risollevarsi davvero dal paese. Non ci resta che attendere per scoprire se il nuovo governo appena formato prenderà in considerazione questa strada oppure no.