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Non è certo un caso se l´oro è diventato un bene di rifugio
a cui tutti sembrano dare fiducia in questi ultimi anni, l´oro infatti ha visto
un aumento di valore davvero intenso. Basti pensare che negli ultimi dieci anni
il suo valore, nonostante ovviamente le classiche oscillazioni di mercato, è
arrivato ad ottenere un aumento pari a circa quattro volte. Ovviamente un
aumento tanto intenso del valore dell´oro incentiva tutti i metodi di recupero
del metallo giallo dai rifiuti e dai materiali di scarto, sopratutto dai
materiali di scarto elettronici che infatti ne contengono una percentuale
davvero molto elevata. Senza un adeguato metodo di recupero l´oro presente in
questi materiali non può che essere gettato via, un vero e proprio spreco di
materie prime e di soldi.
I processi di recupero dell´oro che sono stati utilizzati
sino ad oggi non possono però essere considerati eccellenti. Si tratta infatti
di processi che prevedono l´utilizzo di sostanze tossiche ritenute altamente
inquinanti che possono quindi essere davvero molto pericolose per l´ambiente in
cui viviamo. Tra le sostanze tossiche più utilizzate dobbiamo ricordare i sali
di cianuro. Arriva però in questi giorni la notizia della scoperta di un nuovo
processo di recupero dell´oro, processo che non prevede l´utilizzo di queste
sostanze chimiche bensì dell´amido di mais. Si fa strada insomma la possibilità
di riuscire ad ottenere un processo di recupero del metallo prezioso per
eccellenza che possa finalmente dirsi davvero green ed eco-sostenibile al cento
per cento.
A scoprire questo nuovo metodo è stato un gruppo di
ricercatori della Northwestern University che lavora sotto la coordinazione di
Fraser Stoddart. Nel gruppo di ricercatori è presente anche un chimico
italiano, Marco Frasconi. La scoperta è stata in realtà del tutto casuale. I
ricercatori stavano infatti miscelando tra loro potassio di bromuro d´oro e
amido di mais con la speranza di riuscire a creare una struttura che fosse in
grado di immagazzinare molecole di piccole dimensioni. Questa miscela invece ha
portato alla creazione di sottili cristalli molto simili nella forma a degli
aghi in cui lo ione d´oro si alterna allo zucchero nella struttura. Da questa
struttura è quindi poi possibile estrarre solo l´oro in modo davvero molto
semplice. È sufficiente infatti far reagire i cristalli con sostanze riducenti
come il ad esempio il sodio metabisolfito per riuscire ad ottenere l´oro.
La tecnica di estrazione riuscirebbe a quanto pare a
funzionare alla perfezione anche quando l´oro si trova miscelato ad altri
metalli preziosi. Ovviamente però per l´estrazione dell´oro dagli sarti
elettronici si dovrebbe prima procedere alla trasformazione del materiale in
sale, cosa questa comunque molto semplice che potrebbe essere fatta con un
trattamento a base di acidi.